Separazione e/o divorzio/C.E.C. in Comune

Coniugi che: 

• hanno contratto matrimonio nel Comune di Passirano, oppure presso il Comune di Passirano è trascritto l'atto di matrimonio contratto in altro Comune o all'estero; 
• sono residenti nel Comune di Passirano (uno od entrambi).

Il Decreto Legge n. 132/2014 convertito dalla Legge n. 162/2014 permette ai coniugi di comparire di fronte all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune per concludere un accordo di: 

• separazione personale; 
• C.E.C., ossia cessazione degli effetti civili del matrimonio (in caso di matrimonio religioso); 
• scioglimento del matrimonio (in caso di matrimonio civile); 
• di modifica delle precedenti condizioni di separazione o di divorzio. 

Nel caso in cui venga scelta la procedura davanti all'Ufficiale di Stato Civile, l'assistenza di un avvocato è facoltativa. 

Presentare la dichiarazione sostitutiva in cui viene richiesto di procedere alla separazione, al divorzio/CEC o alla modifica delle condizioni precedentemente stabilite all’Ufficio competente, ed attendere che l’Ufficiale di stato civile fissi il primo appuntamento: entrambi i coniugi devono presentarsi per la sottoscrizione dell’accordo. Nel corso dell’incontro verrà fissata la data di un secondo appuntamento (non prima che siano trascorsi 30 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo) al fine di confermare le volontà precedentemente espresse. La mancata comparizione dei coniugi equivale alla mancata conferma dell'accordo.

Non è possibile differire tale secondo appuntamento per alcuna ragione, nemmeno per motivi di salute.

Gli effetti dell’accordo si producono dalla data di sottoscrizione dell’accordo, quindi dalla data del primo incontro.

Separazione o divorzio/C.E.C. del matrimonio 

L’intero procedimento ha una durata di minimo 2 mesi circa (termine indicativo). 

Euro 16,00 (da versare tramite POS-PagoPA direttamente in ufficio). 

Non è possibile procedere davanti all’Ufficiale dello Stato Civile nel caso in cui: 

• siano presenti figli minori; 
• siano presenti figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap gravi ai sensi dell’Art. 3, comma 3 della Legge n. 104/1992; 
• siano presenti figli economicamente non autosufficienti.

Decreto Legge n. 132/2014 convertito in Legge n. 162/2014